Come richiedere il rimborso dei viaggi pagati

Dopo trenta mesi di rimandi da novembre 2022 si può richiedere il rimborso in denaro per viaggi del tutto o in parte pagati e rimandati a causa della pandemia. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Voucher Covid, come chiedere il rimborso.

I Voucher Covid sono stati introdotti dal Governo con gli articoli 88 e 88-bis del Decreto Legge 18/2020 (lo storico Cura Italia), poi convertito con modifiche dalla legge 27/2020.

Il periodo dei viaggi saltati in causa va dall’11 marzo al 30 settembre 2020, per viaggi che sono stati annullati entro il 31 luglio del 2020. Il lockdown “duro”, per intendersi.

La “cause” di cancellazione del viaggio per cui chiedere il rimborso del voucher, a condizione di non averlo utilizzato nel frattempo, sono:

  • chiusura dell’hotel,
  • impossibilità di lasciare il comune o la regione a causa di restrizioni governative,
  • la positività al Covid o il contatto con un positivo con conseguente quarantena obbligatoria.

Cosa prevede il decreto nella sostanza.

Il decreto Cura Italia prevedeva che, in caso di annullamento del viaggio, l’operatore o gestore potesse emettere un voucher al posto del rimborso da spendere entro 12 mesi. Successive misure hanno prorogato la validità del voucher fino ai 30 mesi attuali.

Il rimborso dovrebbe avvenire automaticamente entro 14 giorni dalla scadenza dei 30 mesi, ma secondo associazioni dei consumatori, come il Centro Europeo Consumatori Italia, è opportuno che gli interessati scrivano una lettera all’ente o all’operatore (hotel, tour operator, agenzie di viaggi) alla scadenza del voucher.

Questo per tutelare il consumatore, sono infatti già state segnalate pratiche scorrette, senza contare che molti operatori negli ultimi anni, purtroppo, hanno chiuso a causa della crisi.

Confconsumatori, ha predisposto un modello da compilare per mandare una richiesta scritta all’hotel o al tour operator disponibile sul sito.